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Cultura martedì 29 ottobre 2019 ore 10:51

L'organo restaurato e la musica sacra

L’organo restaurato inaugura i ‘Concerti di Sant'Andrea’. Musica sacra in Collegiata, rassegna al 45° anno con quattro eventi



EMPOLI — Da ormai quarantacinque anni, a Empoli, la prima domenica di novembre coincide con l’inizio della celebre rassegna di musica sacra “Concerti di Sant’Andrea”: quattro appuntamenti pomeridiani a ingresso libero che, dal 1974, in omaggio alla ricorrenza del Santo Patrono della città, vedono l’incontro piacevole e fruttuoso per la mente e per lo spirito, tra musica, bellezza, fede e tradizione. L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Mons. Giovanni Cavini”, con la Direzione artistica del Maestro Lorenzo Ancillotti e il patrocinio del Comune di Empoli e della Parrocchia della Collegiata.

Quest’anno l’occasione di giubilo si manifesta in modo ancora più eclatante perché il primo concerto, in programma per domenica 3 novembre alle ore 16, inaugurerà il grande organo sinfonico che trionfa nella Collegiata e che vede concluso il restauro nella sua totalità. Furono proprio il suo acquisto e le necessità di promuoverne la conoscenza e di valorizzarne le peculiarità tra la cittadinanza le scintille che accesero la storia fortunata di questa rassegna musicale, ben nove lustri or sono.

Nel 2004, fu affrontato il restauro delle componenti dello strumento alloggiate nella maestosa cantoria lignea, situata in controfacciata, corrispondente alla seconda, alla terza tastiera e a gran parte del pedale, oltre al mobile stesso e alla consolle. In quell’occasione lo strumento vide anche un importante ampliamento della tavolozza timbrica che lo ha portato ad esprimersi con più di 3.300 canne.

Tuttavia, per mancanza di fondi, non venne concluso il lavoro, procrastinando il restauro della parte di strumento afferente alla prima cappella di sinistra, rispondente alla prima tastiera e al pedale ad essa relativo.

Nell’estate da poco conclusa, è stato sanificato il tetto della cappella interessata, bonificato il muro dall’umidità, imbiancato e concluso il restauro atteso da quindici anni. Ognuna delle circa mille canne è stata ripulita, intonata e accordata, è stato costruito un nuovo somiere a canale per tasto con registri a stecca per il manuale e un somiere a tamponi per il pedale, sono stati costruiti due nuovi mantici, uno a sacco tradizionale e l'altro secondo la recentissima tecnica “swimmer”, sono state sostituite tutte le condutture, le membrane e si è costruito un nuovo registro Principale 8' in metallo, oltre al mobile di rivestimento. Il lavoro è stato svolto da Luciano, Luca e Marco Chichi dell’omonima azienda di Vinci: un autentico fiore all’occhiello dell’arte organaria italiana e una grande occasione di orgoglio per il territorio.


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