Essere genitori di un adolescente
di Federica Giusti - venerdì 29 marzo 2024 ore 08:30
Lo ripeto spesso in terapia, essere genitori di un figlio adolescente è davvero estenuante alcune volte, una delle fasi più complesse che ci siano.
Perché è proprio quando loro si trasformano, animati da una spinta di individuazione, che sembrano anni luce di distanza dall’universo dei genitori e da ciò che erano fino a poco tempo prima. Come se tutto cambiasse ad una velocità ed in una direzione che i genitori non riescono a concepire.
Ma è proprio lì che si deve essere capaci di reggere. I figli, a qualsiasi età, non sono lì per soddisfare le nostre aspettative e non farci durare fatica, ma è esattamente l’opposto. Dal momento in cui nascono, nasce l’Altro-da-sè, come dicono i post freudiani. Non sono più figli nostri, ma individui a sé stanti in grado di prendere decisioni sempre più autonome.
E di sicuro, in adolescenza, la loro autonomia è fare l’opposto di ciò che i genitori sperano per loro. Nessuno agisce in malafede, ma così sembra. Si percepiscono complotti da ambo le parti, forzature, aggressioni, invadenze.
Una buona cartina tornasole per capire se si sta facendo bene il lavoro di genitore in questa delicata fase è proprio avere figli che ci tollerano poco e lo dicono apertamente!
La mamma dell’amico è sempre migliore della propria! I genitori di Tizio lo fanno uscire e voi no! Solo voi siete così fissati con la scuola! Io faccio quel che voglio! Sono solo alcuni esempi di frasi che gli adolescenti utilizzano nei confronti dei genitori.
E per i genitori è destabilizzante che quell’essere, che un tempo era un esserino indifeso e bisognoso di coccole, adesso sia un quasi adulto animato essenzialmente da rabbia, con un odore poco gradevole e una propensione a schifare ogni cosa che prima sembrava apprezzare.
Ovviamente sto generalizzando volutamente! Non tutti i ragazzi sono uguali, così come non lo sono tutti i genitori. Ogni famiglia è una storia a sé stante. Ma ci sono delle similitudini che non devono far sentire nessuno, né figli né genitori, dei pesci fuor d’acqua.
Se i genitori si mostrano in grado di reggere l’urto e la continua sfida con la quale si rivolgono loro i loro figli, scavallata l’adolescenza si può ben sperare in un rapporto sano e positivo tra adulti. Ma quel momento è difficile, non solo per i figli. Anche le coppie possono risentire della pressione perché magari il padre e la madre hanno idee diverse su come crescere ed educare il figlio o la figlia, per cui finiscono con lo scontrarsi loro, perdendo di vista l’obiettivo di fare sempre e comunque fronte comune.
Una cosa positiva però c’è: dall’adolescenza dei figli si esce e spesso davvero più fortificati di prima!
Federica Giusti